Piccolo Bacco dei Quaroni fa parte del gruppo di aziende che abbiamo conosciuto presso l’annuale manifestazione milanese La Terra Trema, dedicata a un’agricoltura sostenibile in grado di anteporre qualità e rispetto della natura al profitto derivante da grandi numeri produttivi da ricavarsi prescindendo dai metodi impiegati. I principi ispiratori dell’azienda ubicata nella frazione Costa Montefedele di Montù Beccaria, in provincia di Pavia, sono infatti una particolare attenzione verso la cura del vigneto, il rispetto della tradizione e un basso impatto ambientale. Gli 1,1 ettari di terreno dai quali proviene il Riesling in assaggio si trovano nel territorio comunale di Bosnasco, e vengono concimati con piccole dosi di fertilizzante organico per ottenere poco più di 60 quintali di grappoli sapientemente diradati, quindi sottoposti a pigiatura e macerazione pellicolare immediatamente dopo la vendemmia. Originario della valle del Reno e assai diffuso anche in Alsazia, nell’Oriente Europeo, e persino all’altro capo del mondo in Australia e in Nuova Zelanda, il Riesling offre spesso risultati eccellenti anche in terra nostrana d’Oltrepò. Lo assaggeremo fiduciosi, sebbene scevri da pregiudizievoli orgogli patriottici.
Ci è sembrato così:
Aspetto – Paglierino scarico con riflessi verdognoli
Olfatto – Franco ed intenso tratto distintivo sostenuto da spiccate tonalità acriliche e di carburante, frammiste a un fondo di polvere pirica; il frutto è in disparte ma non soverchiato, e partecipa all’amalgama qualificandone l’identità.
Gusto & Struttura – In bocca è un po’ meno singolare e impetuoso ma non guasta, anzi, ciò consente a note fruttate e soprattutto di melissa limoncella e mentuccia di guadagnare il proscenio già da centro bocca, pur accompagnate da sensazioni francamente simili all’olfatto ma non altrettanto dominanti; la portante acida sostiene bene la beva, conferendole una tonalità agrumata poco prima della chiusura che infine si attesta, lunga e generosa, su sentori aromatici d’uva passa.
Gradimento (84/100) – Non si temano le descrizioni: che incontri il gusto personale di ciascuno o meno, il sentore di “idrocarburi” non rappresenta un difetto ma una caratteristica varietale del Riesling, al quale si rapporta come la rosa canina al nebbiolo; all’olfatto questo esemplare è magistralmente varietale, ma in bocca convince ancor di più, presentando una bevibilità complessa eppure rinfrescante, ben scolpita, articolata e peculiare: un riesling da manuale, dunque, che consiglieremmo di consumare un po’ più fresco del previsto.
Uvaggio: Riesling renano (100%)