Di Michel Vallet, coraggioso vigneron valdostano, e dell’impronta modernista che gradisce imprimere ai suoi vini, abbiamo già parlato dopo averne assaggiato Fumin e Vuillermin; del suo Torrette Superiore, invece, ne accenniamo oggi per la prima volta. Vinificato da Petit Rouge in purezza, il vitigno autoctono più coltivato lungo la regione percorsa dalla Dora Baltea, la versione Superiore che ci apprestiamo a degustare proviene dai vigneti meglio esposti tra quelli che compongono il piccolo patrimonio di 8ha di pertinenza aziendale (parecchio sopra la media regionale). Rese contenute, maggiore invecchiamento e più elevato residuo zuccherino contribuiscono a definire i tratti caratteristici di questa proposta datata 2014, tratta dalla nutrita batteria di rossi, bianchi e vini dolci che infoltiscono l’offerta di Feudo di San maurizio.
Ci è sembrato così:
Aspetto – Granato non troppo carico, unghia tendente al porpora con riflessi aranciati.
Olfatto – Intenso, caldo, boisé, a tratti piacevolmente affumicato; il frutto, dolce e maturo, si mostra attraverso gustosi e rapidi sbuffi scortati da una sottile scia di vaniglia, sopra un fondo carnoso dai richiami ematici.
Gusto & Struttura – In bocca è rotondo, dolce e maturo, croccante di tannino, piacevolmente speziato e dotato di una presenza fruttata più evidente che all’olfatto; in centro bocca non manca di freschezza, guidato come appare da una portante acida ben definita e giustamente succosa dai richiami di melograno; il terziario indubbiamente accompagna l’intera boccata senza soverchiarne le componenti, e l’insieme ne esce bilanciato e affascinante, chiudendo su tonalità d’incenso e fichi secchi.
Gradimento (84/100) – Legno avertibile ma integrato, ottimo bilanciamento di componenti primarie, secondarie e terziarie; gran lavoro di Michel, il cui risultato è un prodotto di appagante piacevolezza beverina e pur tuttavia non privo d’un certo impegno, nonchè di complessità espressiva.
Uvaggio: Petit Rouge (100%)
Luoghi & Sapori 