A cura di O. Emiliano. Agli inizi del XIX secolo, la produzione dello Scotch whisky era ancora una pratica illegale. Per trasportare il distillato, soprattutto sulla direttrice Highland–Lowland, non era infrequente – anche per meglio eludere i controlli doganali – servirsi di muli o cavalli, sul cui dorso venivano poste botti di piccola capacità (circa 125 litri), denominate quarter cask. La successiva diffusione delle distillerie autorizzate sancì l’abbandono di questi particolari “contenitori”, a vantaggio di esemplari più capienti e di mezzi di trasporto più efficienti.
Con il Laphroaig Quarter Cask la celebre distilleria di Islay cerca di replicare il particolare aroma che si otteneva conservando il whisky in botti piccole, nelle quali il contatto legno-distillato risulta più “intenso” rispetto a quelle più grandi (e la maturazione più rapida). Pur senza indicazione di età in etichetta (tecnicamente è, quindi, un “no age statement” o “NAS”), trattasi di whisky di 6/7 anni prelevato dalle classiche botti ex bourbon e posto, appunto, in quarter cask per un periodo di circa 6 mesi. Viene imbottigliato ad una gradazione del 48%.
Olfatto – Il particolare finishing in Quarter Cask dona sentori di frutta (pera sotto spirito, sbuffi di pesca e albicocca sciroppata) e sensazioni erbacee, floreali e mentolate, che in qualche modo provano a relegare dietro le quinte la scalpitante ed esplosiva torba medicinale e di legno bruciato made in Laphroaig. C’è qualche accenno di toffee ed una nota di legno di botte, la quale si amalgama a quella di menta, conferendo un tono balsamico all’insieme.
Gusto – L’ingresso è segnato dall’amalgama delle note fruttate/erbacee/mentolate con decisi sentori di legno impregnato di toni dolciastri, a comporre un quadro ben riuscito. A centro bocca il calore alcolico esplode e si espande, avvolgendo il palato e conquistandone ogni angolo: è in questa fase che la torba si riprende quanto le era stato “tolto”, con una decisa scia di legno bruciato ad accompagnare la boccata verso il finale.
Finale – Lungo e persistente, quasi completamente appannaggio di echi torbati di legno bruciato, cenere, camino spento, con una timida comparsa di fruttato. Più evidenti, soprattutto a distanza di tempo, i sentori di legno aromatizzato, impregnato di tutti gli aromi sin qui comparsi, erbaceo in primis.
Sintesi – In due parole: esperimento riuscito. Il Quarter Cask è una declinazione di Laphroaig accattivante e sui generis, senza sconfinare nel caricaturale, grazie all’apporto del legno sì più evidente, ma piuttosto ben gestito. All’inizio, soprattutto confrontandolo con il più burbero e arrembante 10 years old, è spiazzante sentire la torba che scalpita dietro le quinte, come facesse un po’ a spintoni per emergere. Poi ci si accorge, specialmente al gusto, che la stessa è ben presente e bilancia la parte più “ruffiana” con sufficiente grinta. In definitiva, riesce egregiamente ad affiancare la versione 10 years old senza la pretesa di sostituirlo, grazie al particolare carattere.