A maggio io e Il Girovago abbiamo trascorso due giornate nei dintorni di Volterra, ponendoci il puntuale impegno di recarci in cantina. A spingerci in tale zona è stata l’ottima impressione ricevuta in passato da esemplari della DOC in oggetto, rinvenuti presso la grande distribuzione.
Una delle poche realtà che abbiamo infine avuto modo di visitare (in queste occasioni il tempo vola in modo inspiegabile) è stata l’azienda La Serra del Pino; ivi abbiamo consumato una degustazione “no-frills” (forse la donna che ci ha accolto, distolta dalle faccende personali cui al nostro arrivo stava ottemperando, aveva molta fretta) ed acquistato quindi sulla fiducia il Superiore in questione oltre a un “base” e a una bottiglia di olio.
Aspetto (8) – Rubino scuro, scarsamente penetrabile.
Olfatto (6,5) – Buona intensità iniziale; al naso arrivano effluvi sapidi, minerali, frammisti a sporadici sentori di barrique.
Corpo (7) – Di media intensità, inizialmente tendente allo scivoloso, tuttavia in bocca resta infine qualcosa “da masticare”
Gusto (7) – Tannino ben limato, si presenta discretamente acido e con note amare. La permanenza nel bicchiere rende il sentore di barrique, sulle prime discreto e impercettibile, più insistente, finendo per omologare il sapore al dolciastro-vanigliato tipico di questo affinamento (cui del resto il prodotto viene sottoposto per ben 24 mesi!).
Totale (7/10) – Vino per i miei gusti discreto ma non all’altezza di quelli che ci hanno spinto ad esplorarne la DOC; trattandosi poi di un riserva mi pareva lecito attendermi di più.
SCHEDA TECNICA:
Vitigno: Sangiovese 60%, Cabernet Sauvignon 20%, Merlot 20%.
Gradazione: 13%
Tipologia: Fermo Secco