All’azienda Vicari ho dedicato in precedenza un post e non aggiungerò nulla. Ho apprezzato quella visita in cantina, e le bottiglie ivi acquistate, al punto da essermene fatte spedire di recente alcune casse. Il giorno di Santo Stefano ho voluto aprire questo Essenza, il più “aristocratico” e blasonato tra i prodotti della casa sopracitata.
Ci è sembrato così:
Aspetto – Bel colore rubino cupo con riflessi violacei; archetti fitti e lenti.
Olfatto – Molto intenso, la rosa canina domina a mio avviso il resto dei profumi rendendo il bouquet in prevalenza floreale.
Corpo – Indeciso se alzare di mezzo punto, ho infine optato per il 6,5 in quanto la struttura è più sottile rispetto al Rustico. Mi sembra presente un leggero tannino, per nulla invadente.
Gusto – Del tannino abbiamo detto; per il resto riflette fedelmente l’olfatto, isolandone semmai ancor più il profumo di rosa. Leggera vena amarognola. Non si ha la sensazione di bere un vino di tale contenuto alcolico (14%).
Totale (7,7/10) – Nonostante gli indici di gradimento appena espressi lo configurino certamente come uno dei miei favoriti, devo ammettere di averne ricavato un’impressione ancora migliore durante la degustazione dal produttore; soprattutto a livello di olfatto, a dispetto dell’8,5 della presente sessione. In definitiva mi è parso stavolta un vino meno enfatico e leggendario: più “umano”.
Scheda tecnica:
Stato: Italia
Regione: Marche
Vitigno: Lacrima 100%
Gradazione: 14%
Tipologia: Fermo Secco