Le terre del Lugana

L’itinerario prevedeva l’esplorazione della zona di produzione del Lugana, vino bianco ottenuto dalla vinificazione più o meno in purezza del Trebbiano di Soave (Turbiana). Si tratta del territorio che dall’entroterra di Sirmione si estende a cavallo delle province di Brescia e Verona fino alle alture del cosiddetto anfiteatro morenico del Garda, che verso sud raggiunge l’Alto Mantovano.

Le cantine

Olivini. Ancora all’interno del comune di Desenzano, era inizialmente contemplato nella lista dei visitabili, ma ne era rimasto escluso a causa dell’impossibilità di contattare il proprietario la sera precedente. Ricevuti da un ragazzo sulla trentina, abbiamo appreso come il Demesse Vecchie 2007 fosse terminato. Ci è stato fatto assaggiare il 2008, un Superiore schivo e morbido di barrique, per passare poi al confronto con il “base”, dal tono decisamente più sapido, fresco e minerale. L’abbiamo preferito, pur avendo acquistato anche il primo.
Zenato Vaerio. Situata al principio di San Benedetto di Lugana, già in territorio veronese, dista qualche centinaio di metri dal Lago del Frassino, un piccolo bacino di origine vulcanica posto al confine con la provincia di Brescia. La cantina è preceduta da uno spiazzo angusto che abbiamo dovuto contendere alla A5 di un altro cliente, e la signora che ci ha serviti lo ha fatto molto velocemente, consegnandoci le bottiglie di Benedictus 2009 e Mandolara 2010 (più una del loro olio del Garda che abbiamo voluto aggiungere alla confezione) senza indugiare in cerimonie.
Ca’ dei Frati. Ingresso ampio e solenne e vasti spazi, da grande realtà produttiva, com’era stato percepibile sin dalla sera precedente, quando alla nostra telefonata aveva risposto una segreteria multilingue con tanto di opzioni numeriche. Abbiamo acquistato un unico vino, l’elegante Brolettino, nella sua versione non affinata in bottiglia (5 anni).

Il pranzo

Locanda Sole. Locale rustico a Pozzolengo, con menu a base di cacciagione e carni bianche, e una grande scritta che giganteggia lungo la parete opposta a quella d’ingresso: Quando morirò, seppellitemi in una vigna; di chiunque si tratti, ci auguriamo ciò debba avvenire il più tardi possibile, anche perché l’offerta ci è parsa in fondo soddisfacente in rapporto al prezzo ed alla qualità dell’ambiente, rustico ma non rozzo.

I luoghi

– Laghetto del Frassino. Piccolo bacino di origine vulcanica nei pressi della cantina Zenato: in territorio già veronese, confina anche con la provincia di Brescia.
Pozzolengo. Ubicato in un territorio la cui abbondanza di acqua ha favorito in passato il proliferare di torbiere e pozzi, deve il nome alla massiccia presenza di questi ultimi.
Castellaro Lagusello. Villaggio minuscolo in provincia di Mantova, facente parte dell’associazione  “I borghi più belli d’Italia” (nonché inserito dall’Unesco nel Patrimonio mondiale dell’umanità). Se l’ingresso attrverso la fornice dominata dall’alta torre può apparire pittoresco, ancora di più lo è lo scorcio sull’adiacente laghetto a forma di cuore.
Sirmione. Località amena e tipicamente turistica sul Lago di Garda, peccato sia anche eccessivamente frequentata dal turismo di massa. Noi abbiamo comunque voluto andarci per prendere qualche fotografia del paesaggio immerso nella foschia impercettibile e azzurrata dell’orizzonte: cielo e acqua confusi in un unico fondale suggestivo senza soluzione di continuità. Poi il sole è tramontato lungo la sponda occidentale del Benaco, versando la sera su queste terre sovrabbondanti d’acqua e di vini che quasi ne ricordano il colore: un paglierino scarico e dissetante, a tratti verdognolo.

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