Caratterizzato da un colore delicato, rosso rubino brillante, i vitigni che concorrono alla realizzazione di questo vino leggero e assai bevibile sono essenzialmente due: Corvina Veronese e Rondinella, cui si aggiungono altri vitigni minori in percentuali variabili. Una tale composizione lo rende quasi fratellastro del più blasonato e diffuso Valpolicella, spesso anche assai più ingiustificatamente costoso.
La zona di produzione del Bardolino occupa pressappoco il territorio delimitato dalla sponda orientale del Lago di Garda ad ovest e dal fiume Mincio ad est, ovvero il settore veneto dell’anfiteatro morenico del Garda.
Abbiamo voluto suddividere i produttori da noi selezionati in due “regioni”, una settentrionale e l’altra meridionale, occupandoci in questa occasione prevalentemente della prima, centrata intorno ai paesi di Lazise e Bardolino: entrambi amene località di villeggiatura del Benaco, non abbiamo mancato di omaggiarle di una sortita pomeridiana a scopo prettamente turistico.
La zona del Bardolino si sovrappone in parte a quella di un’altra DOC veronese, il Custoza. Vino bianco dalla spiccata vena sapida, deve il proprio nome al borgo noto per essere stato teatro di battaglie risorgimentali ancor prima che per la locale produzione enologica (tuttavia di non trascurabile rilevanza). Il disciplinare ne consente la realizzazione attraverso l’impiego di un vero e proprio potpourri di vitgni: garganega, trebbianello (biotipo locale del tocai friulano), bianca fernanda (clone locale del cortese), ma anche trebbiano, malvasia, riesling italico, pinot bianco, chardonnay e Manzoni…
Oggetto della nostra esplorazione odierna non essendo stata tuttavia quest’ultima denominazione (la cui area di produzione è compresa quasi interamente all’interno del territorio comunale di Sommacampagna), ci siamo “accontentati” di raccoglierne qualche buon esemplare presso i produttori “di confine” già segnalati per le proprie interpretazioni del Bardolino.
Il pranzo
– Trattoria dal Pansa. Quando ci hanno servito l’antipasto della casa abbiamo pensato a una svista da parte del personale, talmente generoso ci è parso il susseguirsi delle varie proposte che hanno spaziato dai salumi autoctoni agli assaggi di altre prelibatezze locali. Passati direttamente al secondo, ovvero l’ottima anatra ripiena servita con contorno di patate arrosto, quasi non avevamo più fame. Il locale si trova nella frazione Colà di Lazise, un borgo tranquillo, raccolto intorno alla chiesa parrocchiale.
Le cantine
– Villabella. Un cavalcavia lungo la SR450 conduce in Calmasino di Bardolino fino all’hotel Veronello, nei cui pressi ha sede questa cantina dotata di vero e proprio punto vendita. Vi abbiamo acquistato 2 bottiglie di Bardolino Classico “Villa Morlongo” 2013.
– Le Tende. Immersa nel verde con piglio quasi agrituristico, presso questa cantina ubicata in Colà di Lazise siamo stati ricevuti da un signore riccioluto che non ha esitato a consentirci di degustare praticamente l’intera produzione aziendale. Abbiamo deciso di acquistare il Bardolino Classico 2013 insieme al Superiore 2013, senza disdegnare una gran bella versione assai salina di Custoza 2014 e lo Spumante Bardolino Chiaretto brut “Voluttà”. Eccellente anche la grappa di Bardolino Chiaretto, morbida e abboccata.
– Costadoro. La strada che ci ha condotto a destinazione in quel di Bardolino sormonta la sponda del Benaco, così come l’agriturismo vista lago di cui è provvista l’azienda, dotata di punto vendita da grandi numeri. Distratti dal nutrito viavai di tursiti e altri avventori, abbiamo portato a casa il solo, eccellente, Bardolino Classico “Broi” 2012 dopo averlo ricevuto in assaggio in un piccolo calice fuori ordinanza.
I luoghi
Alle rinomate località turistiche di Lazise e Bardolino merita d’essere affiancata la frazione Colà di Lazise, che alla prerogativa di trovarsi abbastanza fuori dai percorsi prettamente modaioli unisce il pregio di ospitare l’ottima trattoria menzionata sopra.