La produzione enologica valtellinese possiede un fascino particolare. Lo scarno territorio sottratto nei secoli dall’uomo a una natura avida di spazi è il segno di una pertinacia che traspare, percorrendo il fondovalle, sin dal distante proliferare dei numerosi ma minuscoli terrazzamenti coltivati a vite. Il prodotto finale rende spesso ragione di tanto sforzo, specie quando profuso da braccia esperte come quelle dell’azienda AR.PE.PE. di Arturo Pelizzatti Perego. Dal 1984 essa propone una gamma assai interessante di declinazioni del Nebbiolo (detto Chiavennasca in Valtellina, da dove addirittura pare provenga secondo certuni) di cui il presente esemplare fa parte. Ci siamo accostati alla presente bottiglia consapevoli di inoltrarci in un mondo assai sui-generis fatto di rossi delicati, nel colore come nel gusto, apprezzati anche dagli estimatori dei soli vini bianchi, popolato da una vasta rappresentanza di etichette delle quali Stella Retica rappresenta la Riserva più giovane.
Ci è sembrato così:
Aspetto – Granato con bordo mattone.
Olfatto – Assai intenso e franco, con frutto rosso (marasca) delicato e tenuemente speziato. Sul fondo si distingue anche una certa balsamicità, sostenuta da sentori di erbe alpine e liquirizia.
Gusto & Struttrura – Tonico e vibrante, non eccessivamente “liscio”, delicato nei sapori e nelle sensazioni che appaiono tuttavia ben prolungate pur presentando nel complesso, attenuati, i descrittori dell’olfatto. Frutto delicato ma palpabile, e buona la vena acida, il succo che sorregge una personalità tuttavia sottile e sfuggente, abbozzata, e una struttura quasi da rosato.
Gradimento (86/100) – Sottile ma di carattere questa particolare declinazione di nebbiolo lombardo. Il naso forte e intenso promette più di un gusto che, distante dal deludere, evolve egregiamente raffigurando tutto quanto dovrebbe, tuttavia quasi “in filigrana”.
Luoghi & Sapori 