Marco Canato possiede un approccio alla vinificazione di tipo assai tradizionale. Lui medesimo, rustico e genuino, ce lo ha più d’una volta raccontato durante le lunghe chiacchierate intorno al tavolo della sua sala da degustazione, un piatto di salame campagnolo (di quelli “col sale bene in mostra sulla buccia”) ad allietare gli assaggi della sua vasta gamma di prodotti. Assortimento peraltro ben fornito di esemplari interessanti, da noi tenuti d’occhio nel corso degli anni e quasi sempre mostratisi all’altezza di regalarci un sorso di schiettezza beverina. Già, perchè Canato appare a chi lo incontra, pur nelle sue sembianze timide e garbate, un contadino prima ancora che un imprenditore, ma di quelli dotati d’un intuito e d’una consapevolezza abbastanza fuori dal comune. Lui per primo si disse conscio di quanto una bottiglia rechi in sè la somma delle sorti che ne segnano l’intero ciclo di realizzazione, di quanto possa un vino differire dal suo compagno attinto dalla vasca un po’ più in là… Un giorno ci parlò di Merum, degl’irridenti “castori” assegnati dalla nota pubblicazione enologica in lingua tedesca ai vini che rappresentano l’essenza del legno nel quale sono maturati prima ancora di quella dei grappoli di provenienza… fu in quell’occasione che plaudì le proprie vasche d’acciaio, alle quali dichiarò imperituro amore. Ed è all’interno d’una di esse che s’è affinata la Barbera Gambaloita che ci accingiamo a descrivere.
Ci è sembrato così:
Aspetto – Rubino scuro con riflessi porpora.
Olfatto – Frutto inizialmente un po’ schivo rispetto ai sentori vegetali che lo sovrastano; successivamente se ne distingue meglio la fragranza, sostenuta tuttavia da franchi contrafforti speziati; la coda è d’erbe fini, frutto e speziatura.
Gusto & Struttura – Ingresso teso e asciutto, spinta acida notevole e infiltrante; centro bocca sapido, con prevalenti fragranze d’erbe fini e sentori fruttati comprimari; finale discreto, non lunghissimo ma abbastanza saporito.
Gradimento (75/100) – Più “nervosa” del previsto, questa edizione 2015 della Gambaloita si presenta golosa ma meno generosa di frutto rispetto al passato; l’insieme però convince, e l’impressione finale è di una beva comunque ben riuscita.
Uvaggio: Barbera (100%)