Davanti alla mescita dell’azienda Col Vetoraz in Santo Stefano di Valdobbiadene il panorama è suggestivo: sulla sinistra i declivi della collina di Cartizze, percorsi dalle geometrie regolari dei vigneti interrotte da larghi tratti boschivi, digradano ripidi aprendo l’orizzonte alla pianura trevigiana, mentre l’abitato sembra quasi galleggiare nel mare verde e increspato assecondandone le sinuosità. All’interno della sala di degustazione l’atmosfera è sobria ma elegante, e la gamma dei vini proposta comprende un po’ tutte le declinazioni della DOC Conegliano Valdobbiadene: dal brut all’extra dry, dal Cartizze al millesimato dry, al quale stiamo per accostarci nella fattispecie. Ottenuto da uve della qualità prosecco superiore provenienti da una delle zone più favorevolmente esposte, la spumantizzazione avviene attraverso la rifermentazione in grandi recipienti secondo il metodo Charmat, e il residuo zuccherino piuttosto consistente, pari a 24 g/l, lo definisce appartenente alla tipologia dry. Siamo pronti a stapparlo per brindare alla nuova vendemmia!
Ci è sembrato così:
Aspetto – Paglierino scarico, spuma compatta e cremosa, perlage fitto, rapido e sottile.
Olfatto – Più tenue del previsto ma fresco e stuzzicante, con effluvi d’erba salvia e mentuccia sopra un fondo delicato d’agrume candito.
Gusto & Struttura – Golosamente succoso sin dagli esordi, con franchi sentori di frutta dolce e una certa freschezza quasi di contorno, accompagnata da una delicata ma percettibile sapidità che in parte bilancia la notevole dolcezza del finale d’uva passa.
Gradimento (80/100) – Spiccata dolcezza, bocca molto soffice e non sciapa, spettro aromatico di classe; stranamente più dimesso l’olfatto, paragonabile a una seducente melodia ascoltata a volume troppo basso.
Uvaggio: Prosecco Superiore (100%)
Luoghi & Sapori 