Marchio assai diffuso presso la grande distribuzione, non è raro imbattersi in etichette Firriato ovunque ci si accinga ad esplorare il reparto vini d’un supermercato. Questo Nero d’Avola in purezza Chiaramonte appartiene alla linea Classica del produttore operante nella provincia più vitata d’Italia, quella trapanese, e si propone, in linea con il paradigma aziendale, di aderire a una filosofia produttiva volta a coniugare l’amore per le varietà più eclettiche e identitarie. In altri termini, da Firriato lo stile è volutamente moderno, improntato alla ricerca di vini piuttosto estrattivi, densi di frutto e di colore e dai tannini levigati. Prepariamoci dunque a comprendere come fermentazione in acciaio, 6 mesi in barrique di rovere americano e ulteriori tre mesi in bottiglia abbiano influenzato la personalità di un vino che si promette “audace, intenso e dinamico“.
Ci è sembrato così:
Aspetto – Rubino cupo con unghia tendente al porpora.
Olfatto – Sapido, spiccato sentore di terra bagnata, a tratti ematico sopra un fondo delicatamente speziato dal franco ricordo di macchia mediterranea, origano e, in modo più marcato, di rosmarino; la sensazione generale è di pulizia aromatica e di un equilibrio cui contribuisce una freschezza sbarazzina che bilancia l’intensità del frutto.
Gusto & Struttura – Frutto rosso e maturo in evidenza sopra un fondo delicatamente speziato; a centro bocca ritornano gli odori d’erbe aromatiche dell’olfatto, accompagnati da un’acidità irradiante e golosa; chiude lungo tra ritorni di visciola, accenni terziari e sensazioni di prugna secca.
Gradimento (82/100) – Persuasivo e invitante al naso, ben composto e scandito al gusto, fa mostra di un pregevole connubio tra le diverse componenti: freschezza e sapidità da un lato e morbidezza fruttata dall’altro, senza mancare di un accattivante e fondamentale accento dolcemente speziato; un Nero d’Avola che si distingue nel “mare magnum” (è proprio il caso di dirlo) dei compagni di regione e varietà.
Uvaggio: Nero d’Avola (100%)
Luoghi & Sapori 