L’olio toscano rappresenta a nostro avviso la migliore declinazione di un prodotto che considerare un semplice condimento ci pare riduttivo. Si tratta piuttosto di una pietanza, di un elemento essenziale della tradizione gastronomica e culturale d’Italia e dintorni.
Ottenuto spremendo il frutto di una delle tre coltivazioni più antiche e rappresentative dell’intero bacino mediterraneo (insieme al grano e alla vite), a fronte di molte altre importate in epoche recenti da terre più o meno esotiche, l’olio può vantare origini nobili oltreché ancestrali, essendo stato storicamente considerato alla stregua di un bene di pregio, quasi una moneta di scambio.
In epoca medievale la tradizione definiva “Laudemio” la parte migliore del raccolto destinata alla tavola del signore feudale, e per questo la medesima denominazione è stata impiegata, a partire da metà degli anni ’80, per identificare l’eccellenza olivicola toscana: il consorzio omonimo, nato nel 1986, si prefigura infatti lo scopo di definirne e tutelarne i criteri produttivi attraverso l’imposizione di regole persino più restrittive di quelle prescritte dalle norme vigenti.
A garanzia di tanta qualità intervengono appositi organi di controllo e ben due commissioni di degustazione che hanno il compito di selezionare l’olio extravergine migliore prodotto dai migliori produttori, ubicati entro un’area che include parte delle province di Firenze, Arezzo e Siena.
La zona di Reggello, parte dell’area metropolitana di Firenze, è considerata la più vocata in ambito non solo locale. E proprio da lì proviene l’olio che abbiamo provato recentemente, quello della selezione “Laudemio” di Gonnelli 1585.
Ottenuto presso l’antico frantoio di Santa Tea, presenta alla vista un colore verde smeraldo assai brillante, e un sapore deciso e fruttato, quasi piccante, con sfumature che richiamano sensazioni erbacee.
Alle nostre latitudini lo si può reperire presso i magazzini Eataly.
Link correlati:
– Olio “Selezione di Olive Verdi” Frantoio di Santa Tea – Gonnelli 1585
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