Qualche tempo fa, nello scorgere sugli scaffali di Esselunga la presente bottiglia di Lacrima di Morro d’Alba, non abbiamo resistito alla tentazione di assaggiare, dopo aver scontato una lunga astinenza da una denominazione tra le più conosciute del panorama enologico marchigiano, un vino le cui origini risalgono a tempi assai remoti. Leggenda vuole infatti che già l’imperatore Barbarossa, dopo essersi insediato nel castello di Morro d’Alba (peraltro assai suggestivo: vale la pena recarsi di persona a visitarlo come abbiamo fatto noi), fosse divenuto grande estimatore della produzione vinicola locale. L’azienda Velenosi ha sede ad Ascoli Piceno, ma i loro vigneti di Lacrima si trovano a San Marcello, in provincia di Ancona, laddove beneficiano di terreni prevalentemente argillosi. Il singolare appellativo del vitigno deriva probabilmente dal caratteristico sgocciolio del succo attraverso le fenditure degli acini maturi, segno che l’uva è ormai pronta da vendemmiare. La macerazione sulle bucce a una temperatura costante di 20°C pare contribuisca in maniera determinate al mantenimento dei profumi varietali del vitigno.
Ci è sembrato così:
Aspetto – Granato con unghia e riflessi porpora.
Olfatto – Intenso, assai denso di frutto, sfondo vagamente etereo ma pregno di ben definiti sentori di rosa canina, frammisti a rimandi di “Mon Chéri” (in pratica ciliegia sotto spirito e cioccolato); dopo una pausa nel calice emergono nettissime fragranze di buccia d’arancia candita, sbuffi di cannella e un fondo di terra bagnata; peccato che l’intrigante amalgama tenda un po’ ad affievolirsi col passare dei minuti.
Gusto & Struttura – Docile d’impatto, frutto più evidente che al naso e discretamente polposo, trama tannica piuttosto fine; centro bocca di sufficiente acidità e di buona fragranza floreale, ma in leggera flessione di spessore; finale mediamente durevole, succoso e intenso, con rimandi di prugna secca e anche, soprattutto dopo un po’ dall’apertura, frutti di bosco.
Gradimento (79/100) – Meglio l’olfatto (intrigante, complesso e abbastanza varietale anche se un po’ “volatile”) che il gusto, tuttavia un bere nel complesso coinvolgente, peculiare ed apprezzabile, caratterizzato da una profusione di fragranze particolarmente articolata e definita.
Uvaggio: Lacrima (100%)
Grazie perché non questi post mi apri un universo!
Ne sono lieto. Grazie a te.
uno dei vini più buoni …