Castagnole, Vignale e il “Festival dei vini”

Il comprensorio di Castagnole è stato da noi inserito, già da qualche tempo, nel novero dei luoghi da frequentare con cadenza pressochè annuale. Le piccole denominazioni che insistono sul territorio del Basso Monferrato (Castagnole è situato quasi al centro del triangolo Asti-Casale-Alessandria) sono principalmente quelle del prezioso Ruchè ma anche, appena una decina di km a nord est, quelle del Grignolino o della Barbera del Monferrato Casalese.

Allo scopo di potere indagare comodamente i risultati della difficile vendemmia 2014, resa problematica da un’estate piovosa che ha costretto diversi produttori a ridurre la quantità di raccolto, abbiamo optato per una sosta presso il tranquillo B&B “Il Medolo di Pusterla” ubicato proprio in Castagnole, dove abbiamo fatto base per dedicarci, il primo giorno del nostro breve fine settimana, a un paio di interessanti cantine.

Il secondo ci siamo invece recati al “Festival dei Vini” di Vignale Monferrato. Giunto alla diciannovesima edizione, si svolge nella centrale Piazza del Popolo, laddove vengono radunati, insieme ad alcune bancarelle d’artigianato e gastronomia locale, tutti i viticoltori del comune di Vignale.

A pranzo ci è stato offerto un generoso (e gratuito) buffet di tartine e stuzzichini vari, mentre ad allietare la degustazione in batteria (altrettanto gratuita: è stato sufficiente richiedere l’apposito calice lasciando una cauzione di 5€) ha provveduto un trio di violino, fisarmonica e chitarra che ha proposto brani di musica folcloristica italiana.

Un sole tiepido ha confortato la giornata consentendoci di scorazzare tra un desco e l’altro, imbandito da produttori a noi già noti come Buzio Oreste, Marco Canato oppure Il mongetto: del primo abbiamo assai apprezzato il Grignolino 2014 e la Barbera dello stesso millesimo, lodevoli nonostante l’annata che ha lasciato il segno di una dominante più acida del solito; altri li abbiamo invece piacevolmente conosciuti in questa occasione.

A completare il quadro di una degustazione d’ampio respiro, ovvero esteso a realtà non solo vitivinicole, hanno collaborato aziende come quella di Vergano Lorenzo, presso il cui stand abbiamo reperito un interessante miele di fiori di more, oppure la Pasticceria Gorcelli: del loro fondente 100%, sfiziosamente amaro e tuttavia bilanciato da un frutto intrigante, ne abbiamo consumate un paio di tavolette direttamente sul posto, per ravvivare entusiasmo (mai ce ne fosse stata necessità) ed energie da dedicare a un escursus enogastronomico di rara amenità e “misura d’uomo”.

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