Luoghi & Sapori

Mi è stata offerta questa bottiglia a casa di amici, dopo pranzo, per accompagnare un vassoio di pasticceria secca. I dettagli circa il suo acquisto, effettuato direttamente in cantina, hanno incrementato l’aurea di curiosità intorno a un prodotto non proprio comune: personalmente non avevo mai assaggiato, prima d’ora, un Malvasia passito. Tantomeno un passito di soli 11,5°. Continua a leggere →

Con l’assaggio di questa bottiglia mettiamo mano alla serie dei Barbareschi acquistati durante il nostro giro di marzo. Si tratta del “base” dell’ottima cantina Rizzi di Treiso, che sul posto non abbiamo avuto modo di provare. Abbiamo scelto questo perchè più “anziano” fra quelli in nostro possesso (lo sappiamo, è solo un 2007), e vogliano perdonarci i puristi per non aver saputo nè voluto aspettare. Continua a leggere →

Denominazione non proprio comune sugli scaffali della grande distribuzione, anche nel “Colli Euganei” paiono farla da padroni i vitigni bordolesi: il vino in oggetto è il risultato di un taglio di Merlot (80%) e Cabernet Sauvignon (20%), e mi è stato regalato da un amico che lo ha acquistato durante una breve vacanza in loco. Continua a leggere →

A febbraio, durante il nostro giro nel Monferrato Casalese orientato alla visita delle migliori cantine del Grignolino, ci siamo evidentemente imbattuti anche nel Ruchè di Castagnole Monferrato, che coi primi coabita questa magnifica zona collinare dell’Astigiano. Si tratta di una DOC rara e pregiata, basata sull’omonimo vitigno autoctono, un tempo quello col quale produrre il vino delle grandi occasioni Continua a leggere →

Quella che segue è la degustazione del Gavi base (il “Marne Bianco”) di una giovane azienda di Parodi Ligure: “Le Marne”. A gestirla è una coppia che abbiamo conosciuto sul posto essendo andati a trovarli personalmente tempo fa. I loro prodotti biologici sono privi di solfiti, e per questo, pare, meglio tollerati dalle persone più sensibili. Continua a leggere →

Fra tutti i Lugana acquistati durante l’omonimo giro, le due bottiglie in oggetto erano quelle che maggiormente si prestavano a una degustazione “orizzontale” (che non significa messi ko da una grande libagione…): stessa annata, entrambi prodotti “base” ma di riferimento (il Brolettino è addirittura stato segnalato quale Lugana dell’Anno) Continua a leggere →

Inizialmente non inclusa nell’elenco delle Barbera da acquistare presso l’azienda di Pavia Agostino, il fuori programma ha finito per rubare la scena alla più blasonata “La Marescialla”, di cui abbiamo preferito rimandare l’acquisto trattandosi di un barricato. Abbiamo avuto il piacere di assaggiarne anche il 2011 ancora in maturazione dentro i silos d’acciaio Continua a leggere →

Acquistata due estati fa poco fuori Orvieto, nella tenuta di questo Produttore sito lungo la strada che conduce al confine con l’alto Lazio, la presente bottiglia costituisce per me il primo esemplare di questa DOC dal suono alquanto esotico. La degusterò ripensando al silenzio, al sole tiepido di inizio settembre, alla serena solitudine dei luoghi dai quali essa proviene, Continua a leggere →

Ecco un’altra bottiglia dalla famosa cantina zeppa di Chianti del mio amico. L’intenzione è quella di provarne un altro a un solo sabato di distanza dal precedente, il Fontodi 2007, allo scopo di effettuare una comparazione orizzontale per DOC a parità di millesimo.

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Ho conservato questa bottiglia in cantina dalla fine dell’estate 2010 fino ad oggi. Acquistata sul posto, durante la vacanza in Umbria, per essere regalata, a causa di una serie di vicissitudini è rimasta inutilizzata troppo a lungo per un bianco della sua gradazione. Ho temuto pertanto che fosse andata a male fino a che questa sera, dopo averla aperta già Continua a leggere →

Il mio rapporto con i vini pugliesi, fino ad oggi, è stato caratterizzato da numerosi, troppi, incidenti di percorso. Colpa mia, senza dubbio, che non ho avuto tempo e volontà sufficienti per esplorare con maggiore attenzione la produzione vinicola di una regione che si colloca, in termini di quantità, al primo posto della classifica nazionale. Normale che, in mezzo a una mole Continua a leggere →

Nella cantina di un mio amico ci sono diverse bottiglie di Chianti da lui acquistate durante un soggiorno in agriturismo. Sabato scorso, a pranzo da lui, mi ha portato giù e chiesto di sceglierne una; la mia decisione (del tutto istintiva) è caduta su questa bottiglia, di cui segue il resoconto.

A noi è sembrato così:
Aspetto – Rubino giustamente carico, con riflessi tendenti al granato.

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Metà settimana scorsa, in ufficio: un collega bussa alla porta poco dopo il mio arrivo, di prima mattina, con in mano una busta imbottita per raccomandate formato A4, sorretta per la parte inferiore con una mano ed afferrata con l’altra per la parte superiore.
«Questa è per te» mi dice rapido.
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Di ritorno da una vacanza a Capalbio, un amico mi ha fatto dono di questa bottiglia alla quale mi accosto con curiosità. Si tratta in definitiva di un Sangiovese puro, dal quale è lecito attendersi l’esaltazione delle caratteristiche tipiche della “razza”.

A noi è sembrato così:
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