Vini come la Bonarda schiudono la strada a un approccio enologico spensierato, fatto di soddisfazioni immediate, di riscontri sensoriali più facili ed evidenti eppure niente affatto banali. Quando poi a produrla è un azienda come quella di Andrea Picchioni in Canneto Pavese, appare lecito attendersi di versare nei calici il frutto di una grande preparazione tecnica e di una sensibilità non troppo comune. Continua a leggere
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Bonarda dell’Oltrepò Pavese “Luogo dei Ronchi” Picchioni 2015
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Amarone della Valpolicella Classico Riserva “Fracastoro” Villabella 2006
Appartenente a un genere che riscuote plausi in modo piuttosto “bipolare”, quello dei vini semipassiti generalmente adorati o detestati dagli enofili, un degno Amarone non figurava tra i nostri appunti di degustazione da parecchio, forse troppo, tempo. Abbiamo voluto rimediare andando a procurarci di persona questa etichetta presso l’azienda Villabella in Calmasino di Bardolino, storica proprietà delle famiglie Continua a leggere
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Bardolino Monte Del Frà 2015
Bere oggigiorno vini di qualità può avere un impatto significativo sulle proprie risorse economiche. Se poi siete di quelli che senza bottiglia in tavola, ma una bottiglia decorosa, proprio non ci sanno stare, allora la nota spese delle libagioni quotidiane potrebbe rivelarsi ancor meno trascurabile. Accade perciò di ringraziare la sorte quando ci si imbatte in esemplari come quello che ci proponiamo di assaggiare: per meno di 5€, infatti Continua a leggere
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Coste della Sesia Rosso “Cascina Cottignano” Carlo Colombera 2013
Solitamente definita in modo poco riverente né gratificante denominazione di ricaduta, la dicitura Coste della Sesia incorpora la produzione enologica dell’area situata ad ovest del fiume Sesia non altrimenti inquadrabile all’interno delle “sorelle maggiori” Bramaterra, Gattinara o Lessona. Il Rosso prevede l’impiego di almeno il 50% di uva Nebbiolo, mentre per la quota rimanente il disciplinare Continua a leggere
Cirò Rosso Classico Superiore Cote di Franze 2012
Il paesaggio della campagna crotonese lo conosciamo, e somiglia realmente a quello descritto nella home page dell’azienda Cote di Franze di Cirò Marina: “stupefacente e incontaminato, lontano dal caos e dalla vita frenetica della città, (…) lo sguardo si perde per chilometri nei vigneti e uno splendido mar Ionio fa da cornice ad un paesaggio incantevole“. Continua a leggere
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Nebbiolo d’Alto Piemonte: Bramaterra, Boca e…
Da Carema in provincia di Torino, e attraverso le aree assai vocate di Biella, Vercelli e Novara fino alla recente denominazione Valli Ossolane, le zone piemontesi in cui il Nebbiolo viene felicemente coltivato a nord del “classico” territorio delle langhe cuneesi sono molteplici come molte sono le declinazioni in cui questo vitigno autoctono e pregiato viene proposto. Continua a leggere
Don Zoilo Sherry Pedro Ximénez 12 y.o. Williams & Humbert
Nei dintorni della città andalusa di Jerez si produce un vino liquoroso, una sorta di Marsala, conosciuto col nome di Sherry. Non siamo esterofili, e siamo consapevoli del fatto che la reputazione del prodotto spagnolo sia in larga parte attribuibile alla preferenza da sempre accordatagli dai consumatori inglesi (e si sa, la cultura occidentale risente marcatamente del carisma anglosassone) Continua a leggere
Colli di Scandiano e di Canossa Lambrusco Grasparossa “Remigio 100” Ca’ de’ Medici 2014
Solitamente ci si accosta al genere “Lambrusco” con l’intento di concedersi bevute non troppo impegnative sotto il profilo qualitativo. All’udire il nome di questo vitigno antico, della cui esistenza ancestrale fornisce testimonianza persino il sommo (nonché mantovano) Virgilio, si risvegliano nelle menti della maggior parte dei consumatori (il Lambrusco è il vino più venduto in Italia) immagini di banchetti spensierati, Continua a leggere
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Franciacorta Satén Battista Cola 2010
Da Cola eravamo soliti recarci dopo aver pranzato presso la trattoria Santa Maria di Adro, in Franciacorta, pochi chilometri a sud-ovest dell’estrema propaggine meridionale del Lago d’Iseo. Dopo un piatto di casoncelli bresciani, un secondo di polenta taragna e spezzatino di cinghiale, un dolce e per finire talvolta un bel pezzo di formaggio gentilemnte offerto, usavamo spostarci in auto di poche centinaia di metri Continua a leggere
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Valle d’Aosta Pinot Nero Elio Ottin 2013
Sarà forse per via del clima rigido di questi giorni, le nostre degustazioni stanno ultimamente attingendo in modo massiccio dalle scorte di rossi valdostani. Scrigno di vitigni autoctoni e non solo, l’estrema regione montuosa nordoccidentale della Penisola offre un panorama enologico che definire interessante non renderebbe appieno giustizia. Si tratta piuttosto di un microcosmo da esplorare, al quale dedicarsi Continua a leggere
Haut-Médoc Chateau Sociando-Mallet 2001: approccio alla tassonomia bordolese.
Districarsi nel labirintico mondo dei vini francesi (di quelli bordolesi, in particolare), delle loro classificazioni e “appellazioni” di sorta, può richiedere un cospicuo sforzo da profondersi in studio e preparazione preventivi. La principale distinzione qualitativa è quella operata attraverso la suddivisione in cru dei vari chateau, in base al terroir di appartenenza: tecnicismi che sembrano lasciare ancor meno spazio al piacere Continua a leggere
Cirò Rosso Classico Librandi 2013
Non sempre si rende necessario recarsi di persona presso le aziende vitivinicole allo scopo di procurarsi bottiglie decenti da presentare in tavola; e nemmeno occorre talvolta procedere ad avventurosi acquisti on-line (lo facciamo spesso anche noi, non intendiamo disprezzare un mezzo assai utile per accedere a prodotti eccellenti troppo spesso irreperibili). Dei buoni punti di riferimento, Continua a leggere
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Valle d’Aosta Torrette Superiore Elio Ottin 2012
Il Petit Rouge è forse il vitigno più diffuso tra quelli che caratterizzano il peculiare patrimonio ampelografico della Valle d’Aosta. In uvaggio con un 10% di altrettanto autoctono Fumin, poi, dà origine a un vino fra i più conosciuti e apprezzati dell’estrema regione nordoccidentale italiana, piccola ma attvissima sotto il profilo enologico. Continua a leggere
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Cesanese del Piglio “Campo Novo” Casale della Ioria 2013
Quella del Cesanese del Piglio è l’unica denominazione d’origine controllata e garantita dell’intera Ciociaria. Eppure, nel territorio che si estende a sud di Roma giungendo fino quasi al confine con la Campania, la vite è coltivata sin dai tempi dell’Impero Romano. Le vigne di Casale della Ioria, una delle principali realtà del panorama vinicolo locale, Continua a leggere
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Valle d’Aosta Fumin Feudo di San Maurizio 2012
Cordiale ed essenziale, Michel Vallet lo abbiamo conosciuto di persona l’anno scorso. I suoi vigneti audacemente terrazzati, che con orgoglio ci mostrò raccontandoci del duro lavoro svolto, a partire dal 1998, per sottrarre terreno coltivabile alla montagna e contribuire al rifiorire del patrimonio ampelografico locale, si trovano a Sarre, uno dei comuni più soleggiati della Valle. Continua a leggere
La Terra Trema 2015: aria di festa (contadina) a Milano
Interessante consuetudine di inizio dicembre, anche quest’anno La Terra Trema ha avuto luogo presso lo spazio pubblico autogestito “Leoncavallo” di Milano. Si tratta di una tre giorni di assaggi che si prefigura Continua a leggere
Etna Rosso Valcerasa-Bonaccorsi 2008
Già parecchie volte negli anni scorsi, in occasione delle nostre vacanze estive, ci è accaduto di esplorare i diversi versanti etnei in cerca di enoteche o cantine in grado di rappresentare al meglio quello che la stampa specializzata descrive come il terzo polo enologico italiano (quantomeno in pectore). Dovendola dire tutta, molte realtà che avremmo gradito conoscere ci sono state precluse da circostanze sfortunate Continua a leggere
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Taurasi Riserva “Radici” Mastroberardino 2006
Qualcuno ama definire il Taurasi “Barolo del Sud”, eppure questo vino effettivamente importante, di grande personalità, proveniente da una Denominazione Controllata e Garantita il cui areale di produzione confina con il “cugino bianco” Greco di Tufo, è tuttora poco conosciuto presso la maggior parte dei non addetti ai lavori. Il vitigno di origine è l’Aglianico, Continua a leggere
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Sizzano Paride Chiovini 2007
L’intera denominazione Sizzano si estende all’interno del territorio del comune omonimo lungo una dozzina di colline digradanti verso il fiume Sesia, coprendo una superficie vitata di soli 13 ettari ripartiti fra 3 produttori. Nel caso della bottiglia in degustazione, i vigneti dell’azienda fondata da Paride Chiovini nel 1997 si trovano in regione Vernazzole, laddove possono fruire di Continua a leggere
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Bramaterra La Palazzina 2006
Come precisato sul sito web dell’azienda La Palazzina, ubicata lungo il confine meridionale della denominazione in Roasio (ci siamo stati a marzo), il nome Bramaterra deriverebbe da “bramosia per la terra, un’espressione che ben descrive lo stato d’animo degli uomini che nel corso degli anni hanno vissuto questo territorio privilegiato ed hanno saputo trarne frutti preziosi“. Continua a leggere
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